The Return

Tumblr_m1ionzd2pf1qhygkvo1_500_large
Tumblr_mkv0z3lnps1r0i9t4o1_400_large
Large
4946045653_52db905e39_large
martina

Founder of The Fashion Coffee since 2009. Italian fashion Blogger & Fashion Influencer with a big passion for american black coffee & Shoes, shoes of course. Beauty Editor for Glamour Italy. "We Should All Be Feminists"

26 Comments
  1. Non sono una tua grande fan, e a dire la verità mi sono imbattuta in questo blog da poco tempo quindi non conosco bene la tua persona, ma mi sento di dire la mia sulla vicenda trasloco/ritorno in patria.
    Mi è davvero dispiaciuto leggere il tuo post sul tornare a casa e in primis perchè ci ho visto molto astio nei confronti di una città bellissima come Londra, che ha tanto da offrire, ma non solo a livello economico, parlo di esperienza culturale, arricchimento personale e crescita, e che tu hai sminuito come fosse un sogno trasformatosi in incubo, senza alcuna pietà.
    Lasciamelo dire, non è così che si affronta la vita, i cambiamenti in generale. Non siamo tutti figli di papà, e so cosa significa avere delle difficoltà economiche che non possono essere compensate da una famiglia abbiente pronta ad intervenire, ma mollare tutto dopo soli 2 mesi o poco più è una cosa ridicola e assurda perchè qualsiasi esperienza presenta delle difficoltà all’inizio che poi col tempo si superano.
    A mio parere, il tuo atteggiamento è stato un po’ quello di una bambina viziata, che abituata a vivere in un certo modo nella sua città, senza dover pagare bollette ed altro perchè vive coi genitori, si è trovata spiazzata da una realtà in cui a fine mese con due stipendi non puoi permetterti di andare a sputtanare quello che ti rimane in shopping e altre frivolezze.
    Conosco amici che vivono a Londra e godono di questa città a 360 gradi, imparano una lingua fondamentale, conosco gente di tutto il mondo, beneficiano della bellezza di questa città e si sentono dei privilegiati nonostante le difficoltà che si trovano a vivere per essere costretti a stare lontani da famiglia e altro.
    Eri una privilegiata e ti sei fatta scappare un’occasione del genere alla prima difficoltà, e poi -cosa assai pi grave- hai cominciato a sputare sul piatto in cui mangiavi, criticando il clima e pubblicando foto di Roma come ad evidenziare che non vedevi l’ora di andartene.
    Sottolineo che sono romana e che a breve mi trasferirò a Londra, e che quindi so quanto amore si provi per la propria città, ma quello che non mi è andato giù è stato il tuo atteggiamento infantile e viziato nell’affrontare questo cambio di vita.
    Ti auguro di trovare di meglio in Italia, paese in cui lavori giusto giusto per pagare l’affitto che magari dovrai pagare se deciderai di andare a vivere col tuo fidanzato.
    PS: Giusto per informazione,non esiste solo la zona 2, e vivere fuori Londra non abvrebbe fatto di te una pzzzente.
    Ciao.
    Giulia

    1. Buongiorno Giulia,
      Quelli che tu hai chiamato 2 mesi intanto sono stati 4, già da qui si capisce che il motivo del tuo commento è puramente critica.
      Tu stai parlando per voce di terzi , per la serie ” un amico mi ha detto che…” non è così che si può criticare una persona per le proprie scelte, che tra l’ altro IO ho avuto il coraggio di fare.
      Sono andata a Londra con l’ intenzione di stabilirmici per il resto della mia vita con il mio ragazzo, ma una volta valutato che non poteva essere la città del mio “per sempre” ho fatto marcia indietro. Perchè la vita è anche questo! mettere in tasca la propria esperienza e andare avanti.
      Dimmi tu, è essere dei privilegiati arrivare a fine mese e guadagnare meno di quel che si guadagna in Italia con lo stesso lavoro?
      Credi che a Londra gli affitti vengano meno? Credi che la gente MEDIA si possa permettere di pagare l’ affitto e vivere Londra fino in fondo?
      Non credo.
      Sai perchè te lo dico? perchè io ho questa esperienza nelle mie tasche.
      Io Sono di ROMA, non di Rieti, non di Frosinone,non di un paesino… vivo a ROMA a 15 minuti da San Pietro, non venirmi a dire che dovevo cercare casa più lontana della zona due, in primis perchè non credo di voler vivere in 4/5 zona lavorando ad Oxford street ( perdonami ma non mi sveglio alle 4 del mattino per andare a lavoro alle 10, secondo poi sai che la Tube più avanzi le zone e più diventa costosa?
      La mia domanda è : Parli con cognizione di causa o semplicemente per sentito dire?
      Non è tutto oro quello che luccica!
      Fatti raccontare un VERO PUNTO DI VISTA da chi, almeno, l’ esperienza l’ ha fatta!
      Ne riparliamo tra qualche mese tesoro.
      :*
      Buona giornata Giulia!

  2. Non sono una tua grande fan, e a dire la verità mi sono imbattuta in questo blog da poco tempo quindi non conosco bene la tua persona, ma mi sento di dire la mia sulla vicenda trasloco/ritorno in patria.
    Mi è davvero dispiaciuto leggere il tuo post sul tornare a casa e in primis perchè ci ho visto molto astio nei confronti di una città bellissima come Londra, che ha tanto da offrire, ma non solo a livello economico, parlo di esperienza culturale, arricchimento personale e crescita, e che tu hai sminuito come fosse un sogno trasformatosi in incubo, senza alcuna pietà.
    Lasciamelo dire, non è così che si affronta la vita, i cambiamenti in generale. Non siamo tutti figli di papà, e so cosa significa avere delle difficoltà economiche che non possono essere compensate da una famiglia abbiente pronta ad intervenire, ma mollare tutto dopo soli 2 mesi o poco più è una cosa ridicola e assurda perchè qualsiasi esperienza presenta delle difficoltà all’inizio che poi col tempo si superano.
    A mio parere, il tuo atteggiamento è stato un po’ quello di una bambina viziata, che abituata a vivere in un certo modo nella sua città, senza dover pagare bollette ed altro perchè vive coi genitori, si è trovata spiazzata da una realtà in cui a fine mese con due stipendi non puoi permetterti di andare a sputtanare quello che ti rimane in shopping e altre frivolezze.
    Conosco amici che vivono a Londra e godono di questa città a 360 gradi, imparano una lingua fondamentale, conosco gente di tutto il mondo, beneficiano della bellezza di questa città e si sentono dei privilegiati nonostante le difficoltà che si trovano a vivere per essere costretti a stare lontani da famiglia e altro.
    Eri una privilegiata e ti sei fatta scappare un’occasione del genere alla prima difficoltà, e poi -cosa assai pi grave- hai cominciato a sputare sul piatto in cui mangiavi, criticando il clima e pubblicando foto di Roma come ad evidenziare che non vedevi l’ora di andartene.
    Sottolineo che sono romana e che a breve mi trasferirò a Londra, e che quindi so quanto amore si provi per la propria città, ma quello che non mi è andato giù è stato il tuo atteggiamento infantile e viziato nell’affrontare questo cambio di vita.
    Ti auguro di trovare di meglio in Italia, paese in cui lavori giusto giusto per pagare l’affitto che magari dovrai pagare se deciderai di andare a vivere col tuo fidanzato.
    PS: Giusto per informazione,non esiste solo la zona 2, e vivere fuori Londra non abvrebbe fatto di te una pzzzente.
    Ciao.
    Giulia

    1. Buongiorno Giulia,
      Quelli che tu hai chiamato 2 mesi intanto sono stati 4, già da qui si capisce che il motivo del tuo commento è puramente critica.
      Tu stai parlando per voce di terzi , per la serie ” un amico mi ha detto che…” non è così che si può criticare una persona per le proprie scelte, che tra l’ altro IO ho avuto il coraggio di fare.
      Sono andata a Londra con l’ intenzione di stabilirmici per il resto della mia vita con il mio ragazzo, ma una volta valutato che non poteva essere la città del mio “per sempre” ho fatto marcia indietro. Perchè la vita è anche questo! mettere in tasca la propria esperienza e andare avanti.
      Dimmi tu, è essere dei privilegiati arrivare a fine mese e guadagnare meno di quel che si guadagna in Italia con lo stesso lavoro?
      Credi che a Londra gli affitti vengano meno? Credi che la gente MEDIA si possa permettere di pagare l’ affitto e vivere Londra fino in fondo?
      Non credo.
      Sai perchè te lo dico? perchè io ho questa esperienza nelle mie tasche.
      Io Sono di ROMA, non di Rieti, non di Frosinone,non di un paesino… vivo a ROMA a 15 minuti da San Pietro, non venirmi a dire che dovevo cercare casa più lontana della zona due, in primis perchè non credo di voler vivere in 4/5 zona lavorando ad Oxford street ( perdonami ma non mi sveglio alle 4 del mattino per andare a lavoro alle 10, secondo poi sai che la Tube più avanzi le zone e più diventa costosa?
      La mia domanda è : Parli con cognizione di causa o semplicemente per sentito dire?
      Non è tutto oro quello che luccica!
      Fatti raccontare un VERO PUNTO DI VISTA da chi, almeno, l’ esperienza l’ ha fatta!
      Ne riparliamo tra qualche mese tesoro.
      :*
      Buona giornata Giulia!

  3. Martina, scusami, ma tu dove vivi? Li leggi i giornali? Li guardi i telegiornali? Non sai che è in atto, purtroppo per noi, una crisi economica e finanziaria mondiale, che sta mettendo in ginocchio l’Italia, l’Europa e dunque anche l’Inghilterra?
    Non sapevi, prima di trasferirti a Londra, che quest’ultima è una delle metropoli più costose d’Europa?!?! Cioè, fammi capire, tu hai pensato: vado a Londra (città costosissima) con il mio fidanzato, ci stabiliamo là, ci mettiamo a fare i commessi (perché non credo che vi siete messi a fare i managers d’azienda), ci prendiamo una casa in affitto e campiamo alla grande, potendo toglierci anche gli sfizi, tipo shopping e serate in bei locali. Ma sei connessa con la realtà? Gente capace e laureata a pieni voti, che si è spaccata la schiena sui libri,ha difficoltà a vivere dignitosamente in Italia ed anche in Inghilterra, ed è costretta a fare sacrifici che neanche tu immagini. Altro che vivere in periferia e svegliarsi alle 5 del mattino per arrivare in orario al lavoro!!!

    1. Ma tu invece l hai letto il post?
      Londra è cambiata da 4 , 5 anni fa… C’ è la crisi? E io cosa ho scritto ?
      CRISI PER CRISI SCELGO LA CRISI ITALIANA!
      In teoria gli stipendi dovevano essere rapportati al prezzo del costo vita , anche secondo varie ricerche che avevamo fatto!
      Leggi meglio prima di scrivere cavolate.

  4. Martina, scusami, ma tu dove vivi? Li leggi i giornali? Li guardi i telegiornali? Non sai che è in atto, purtroppo per noi, una crisi economica e finanziaria mondiale, che sta mettendo in ginocchio l’Italia, l’Europa e dunque anche l’Inghilterra?
    Non sapevi, prima di trasferirti a Londra, che quest’ultima è una delle metropoli più costose d’Europa?!?! Cioè, fammi capire, tu hai pensato: vado a Londra (città costosissima) con il mio fidanzato, ci stabiliamo là, ci mettiamo a fare i commessi (perché non credo che vi siete messi a fare i managers d’azienda), ci prendiamo una casa in affitto e campiamo alla grande, potendo toglierci anche gli sfizi, tipo shopping e serate in bei locali. Ma sei connessa con la realtà? Gente capace e laureata a pieni voti, che si è spaccata la schiena sui libri,ha difficoltà a vivere dignitosamente in Italia ed anche in Inghilterra, ed è costretta a fare sacrifici che neanche tu immagini. Altro che vivere in periferia e svegliarsi alle 5 del mattino per arrivare in orario al lavoro!!!

    1. Ma tu invece l hai letto il post?
      Londra è cambiata da 4 , 5 anni fa… C’ è la crisi? E io cosa ho scritto ?
      CRISI PER CRISI SCELGO LA CRISI ITALIANA!
      In teoria gli stipendi dovevano essere rapportati al prezzo del costo vita , anche secondo varie ricerche che avevamo fatto!
      Leggi meglio prima di scrivere cavolate.

  5. Già prima della crisi il costo della vita a Londra era il più alto delle capitali europee! Tutti lo sapevano e lo sanno!

  6. Già prima della crisi il costo della vita a Londra era il più alto delle capitali europee! Tutti lo sapevano e lo sanno!

  7. Gli stipendi sono, ed erano, più alti che in Italia, ma tale beneficio/lato positivo viene, e veniva, annullato parzialmente o totalmente dal maggiore costo della vita. Ad ogni modo, gli stipendi dei lavoratori meno qualificati, ad es. quelli non laureati, e con meno esperienza, come ritengo sia tu, sono sempre i più bassi: in tutto il mondo è così. E non venirmi a dire che ciò non era di tua conoscenza prima di partire: non me lo dire, perché offendi te stessa e la mia, sia pur limitata, intelligenza.
    Se vuoi raccontare la tua vita agli altri, raccontala dicendo la verità, non mezze verità, piccole bugie e piccole prese per i fondelli, che non tutti hanno le fette di salame sugli occhi.
    E poi perché non dici anche ciò che di positivo sussiste a Londra, ed in generale in Inghilterra, rispetto alla nostra Italia, ossia la meritocrazia, il premiare il valore, quello vero, quello che si acquisisce con lo studio serio, con il lavoro, con la dedizione completa, con il sacrificio?

    1. Io poca esperienza ? Sai quanti anni ho e quante esperienze lavorative e non ho fatto?
      La mia domanda è breve e coincisa:
      Con quali mezzi parli? Con quale cognizione di causa?
      Hai vissuto a Londra sotto tua stessa ESPERIENZA?
      Ti prego di rispondere in modo chiaro 🙂 visto che QUESTO è il mio Blog e non il tuo

  8. Gli stipendi sono, ed erano, più alti che in Italia, ma tale beneficio/lato positivo viene, e veniva, annullato parzialmente o totalmente dal maggiore costo della vita. Ad ogni modo, gli stipendi dei lavoratori meno qualificati, ad es. quelli non laureati, e con meno esperienza, come ritengo sia tu, sono sempre i più bassi: in tutto il mondo è così. E non venirmi a dire che ciò non era di tua conoscenza prima di partire: non me lo dire, perché offendi te stessa e la mia, sia pur limitata, intelligenza.
    Se vuoi raccontare la tua vita agli altri, raccontala dicendo la verità, non mezze verità, piccole bugie e piccole prese per i fondelli, che non tutti hanno le fette di salame sugli occhi.
    E poi perché non dici anche ciò che di positivo sussiste a Londra, ed in generale in Inghilterra, rispetto alla nostra Italia, ossia la meritocrazia, il premiare il valore, quello vero, quello che si acquisisce con lo studio serio, con il lavoro, con la dedizione completa, con il sacrificio?

    1. Io poca esperienza ? Sai quanti anni ho e quante esperienze lavorative e non ho fatto?
      La mia domanda è breve e coincisa:
      Con quali mezzi parli? Con quale cognizione di causa?
      Hai vissuto a Londra sotto tua stessa ESPERIENZA?
      Ti prego di rispondere in modo chiaro 🙂 visto che QUESTO è il mio Blog e non il tuo

Leave a Reply

Your email address will not be published.

di Martina Corradetti

FOLLOW US ON