Fly Beyond Party with Vanity Fair & Grey Goose #venezia72

ph: Diletta Orlandi Photography

Quando ero piccola mi piaceva soffermarmi per ore a guardare gli abiti dei Red Carpet delle dive di Hollywood.
Mai un giorno avrei creduto di doverne indossare uno per uno degli eventi più simbolici di Venezia, per lo più disegnato da me e realizzato dalla mia famiglia.

Il festival del cinema, il Fly Beyond party lussuoso in collaborazione con grandi testate, Come Condé Nast, Vanity Fair, ed il simbolo del lusso della Vodka Francese, Grey Goose, nel Westin Europa & Regina di Venezia.
Se mi avete seguito sui social, avrete notato che ho passato 3 giorni splendidi nella città Italiana che mi ha affascinato di più da quando avevo 13 anni: Venezia.
Durante la giornata del 4 Settembre sono andata a spasso per le calle Veneziane, indicando ogni ponte e chiedendomi se quello fosse il Ponte di Rialto… quante storie iniziate e quante storie finite racconta quel ponte…
E Piazza San Marco? Quante volte ho immaginato di soffermarmi sul gradino che si trova sotto la colonna con quel grande leone e fumarmi una sigaretta tenendo sul capo il cappuccio di un mantello…
Corro con la fantasia, l ho sempre fatto e continuerò a farlo.
Venezia non mi ha delusa, anzi, ha rispettato tutte le mie aspettative ed anzi, mi ha reso ancora più emozionata di quanto potessi immaginare.
Ma torniamo alla serata:
Dopo essermi preparata per la cena di gala con lo staff di Grey Goose al ristorante Do Forni, ci siamo diretti con un motoscafo in legno alla location esclusiva del Fly Beyond Party di Grey Goose in collaborazione con Vanity Fair.
Ad attenderci c’era un’ atmosfera surreale!
Circensi, spettacoli, le The Dolls al Dj Set con l’ incantevole musica live elettronica di un violino.
Il cocktail della serata? La Fleur, in assoluto il mio preferito. Grey Goose, succo di pompelmo e dei petali di rosa, tutto da gustare ed assaporare con estrema calma.
Passare una serata in compagnia di amici di sempre, sorseggiando della finissima vodka di alta qualità, con della musica da urlo e rincontrando persone che non vedevo da tempo…
Non potevo chiedere di meglio.

What I wore:
Dress: Me
Shoes: Lonigro
Bag: bought in Shangai

English Version:
When I was a child, I liked to dwell for hours watching the clothes from the Red Carpet of the Hollywood’s stars.
I Never  thought that one day I had to wear one of it for one of the most symbolic of Venice, mostly designed by me and made by my family.

The film festival, the Fly Beyond luxurious party in partnership with major newspapers, as Conde Nast, Vanity Fair, and the symbol of the French luxury vodka, Grey Goose, the Westin Europa & Regina in Venice.
If you have followed me on social, you may have noticed that I spent three days in the beautiful Italian city that fascinated me most since I was 13: Venice.
During the day of September 4th, I went for a walk around the Venetian street, pointing every bridge and wondering if that was the Rialto Bridge … how many stories started and finished  can tells that bridge …
And St. Mark’s Square? How many times have I imagined to dwell on the step that is under the column with the great lion and smoke a cigarette with on my head holding the hood of a cloak …
I run with the fantasy, I have always done and continue to do so.
Venice has fulfilled all my expectations and indeed, made me even more excited than I could imagine.
But let’s go back to the evening:
After I prepared for the gala dinner with the staff of Grey Goose to the restaurant Do Forni, we headed with a wooden boat in the exclusive location of the Fly Beyond Grey Goose Party in cooperation with Vanity Fair.
Waiting for us there was a surreal atmosphere!
Circus shows, The Dolls to DJ set with the ‘beautiful live electronic music of a violin.
The cocktail of the night? La Fleur, my absolute favorite. Grey Goose, grapefruit juice and rose petals, all to taste and savor very slowly.
Spend an evening in the company of old friends, sipping the finest high quality vodka , with music to scream and meeting people I had not seen for a long time …
I couldn’t ask for anything better.

 

Martina Corradetti, Laura Manfredi & Iris Tinunin