Il miglior tour gastronomico a Roma – The Roman Food Tour

Trovare il miglior cibo Italiano con un tour gastronomico a Roma

Per degustare i migliori vini e piatti tipici italiani, vale la pena prendere parte a un tour gastronomico a Roma?
Si dice che ‘siamo quello che mangiamo’ e quindi quale miglior modo per conoscere a fondo una città, i suoi segreti più remoti, gli usi e i costumi dei suoi abitanti, se non quello di prendere parte ad un tour eno-gastronomico con una guida locale?

Soprattutto quando si è nel cuore di una metropoli come Roma, dove il passato e il presente si mescolano tra i piatti della tradizione e le innovazioni culinarie più straordinarie, tra antiche pizzicherie e moderni caffè chic, tra vecchie taverne e nuove enoteche, tra mercati rionali e negozi bio.

In uno dei luoghi più famosi al mondo per la sua storia e la sua arte, ma anche per la sua cucina, un’esperienza del genere è praticamente d’obbligo.

Roman food Tour

Che siate in vacanza o di passaggio per lavoro, non fatevi scappare questa occasione, e se siete del posto e siete stanchi della ‘solita cena’, questo è di certo il metodo più divertente ed efficace per scoprire le gemme nascoste della vostra città.

Ho preso parte al tour gastronomico di Prati (uno dei quartieri più foodie della capitale, a due passi dal Vaticano), organizzato da The Roman Food Tour, compagnia leader nel settore a Roma, ed è stato semplicemente perfetto.

L’atmosfera è stata subito entusiasmante dal momento in cui noi partecipanti ci siamo raggruppati, davanti alla stazione metro di Cipro, sotto la guida esperta di Francesca, una romana DOC!

 

Dal primo istante ho avuto l’impressione di essere in ottime mani e dopo pochi minuti e una rapida prima conoscenza con gli altri nove membri del gruppo, la sensazione è stata quella di essersi ritrovati con amici di vecchia data per una grande serata insieme.

La Nicchia café


La prima tappa è il bar bistrot La Nicchia café, dove un tavolo imbandito ci aspettava in un ambiente accogliente e rilassante. La parete del muro è letteralmente rivestita di prodotti del territorio provenienti da ogni regione.

Praticamente si fa un itinerario per tutto il Bel Paese, standosene comodamente seduti a bere e mangiare: mozzarella di bufala campana, pomodori secchi pugliesi, pesto genovese, paté di puro tartufo toscano e, in ultimo, Parmigiano Reggiano con qualche goccia di aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia invecchiato trent’anni, un vero e proprio gioiello per il palato (una bottiglia da 100 ml costa in media 160 euro!).

 

Un aperitivo davvero eccezionale, reso ancora più speciale da un Falanghina DOC. Ogni degustazione viene accompagnata dalle spiegazioni appassionanti di Francesca, che minuto dopo minuto, tra le nostre risate a bocca piena, svela nuove informazioni e aneddoti che rendono omaggio alle terre da cui i cibi provengono e al nostro stesso passato.

Per esempio, sapete da dove deriva la comune abitudine di fare un brindisi al suono di ‘cin cin’? E da dove vengono i nomi delle pietanze che tanto amiamo? E dove è stato trovato il tartufo più caro di sempre? Ma soprattutto, a quale cifra astronomica è stato venduto?

La Tradizione

La seconda tappa, a pochi passi da lì, è il raffinato ristorante Secondo Tradizione, dove, insieme ad un Montepulciano d’Abruzzo dal sapore vellutato, vengono serviti salumi e formaggi lavorati nello storico alimentari La Tradizione, uno dei punti cardini del quartiere.

Dopo un ricco assaggio di Filettuccio al Barolo, si imbocca un vero e proprio percorso al prosciutto, andando dal più famoso (quello di Parma, ovviamente), al più costoso (un Cinta Senese corposo e deciso), al più pregiato nel mondo (lo spagnolo Pata Negra).

Poi si passa ai formaggi, accompagnati da una marmellata ai frutti rossi fatta in casa: Robiola Tre Latti, Torta Montanara, Pecorino Romano e Gorgonzola Dolce. Dopo questo secondo tripudio di antipasto, ci si sposta in pizzeria, e non una qualunque.

Pizzarium – Bonci

Cinque minuti a piedi e siamo di fronte a Pizzarium, il regno di Gabriele Bonci, il tempio della pizza al taglio. Settantadue ore di lievitazione naturale e il talento di chi l’ha creata, rendono questa pizza assolutamente unica e il piccolo emporio di Via della Meloria è divenuto negli anni meta di pellegrinaggio culinario per turisti e autoctoni.

C’è tanta di quella scelta da volersi trasferire lì dentro per almeno una settimana, anche se il tempo non sarebbe comunque sufficiente per provare tutte le varianti, considerando che sfornano nuove combinazioni ogni ora.

Abbiamo provato i supplì e diversi quadratini di pizza a testa, tra cui i cavalli di battaglia ‘patate e mozzarella’ e ‘cipolle marinate’, i più sensazionali come ‘crema di zucca, pancetta e pecorino’ e i classici tipo ‘la trippa’.  A quel punto una bella camminata ci voleva proprio.

Passeggiando per via Andrea Doria, tra bar, pub e ristoranti con tavolini all’aperto affollati di romani, si passa di fronte ad uno scorcio mozzafiato della Cupola di San Pietro; più Roma de così, nun se pò.

Al Giardino del Gatto e La Volpe

 

Ed eccoci arrivare al – magnifico è dire poco – Al Giardino del Gatto e la Volpe, un ristorante Romano che ha una lunghissima storia nel quartiere.

Il locale è enorme e il giardino interno è delizioso, tanto quanto gli gnocchi ai quattro formaggi e i ravioli ricotta e spinaci fatti a mano da Angela, la cuoca con il sorriso più dolce del mondo.

Poi è subito calamari fritti, croccanti e delicati, per non farci mancare proprio niente. Il tutto annaffiato da un Chianti DOCG e un Vermentino Sardo DOCG.

Lemongrass – gelateria artigianale

Finiamo con un’altra breve ma gradita passeggiata e un bel gelato artigianale da Lemongrass, dove il gusto ufficiale (cioccolato bianco, praline di cereali e crema al limone) lascia davvero a bocca aperta, senza nulla togliere alle tante opzioni senza latte ugualmente squisite.


Il tour termina a pochi metri dalla stazione metro Ottaviano e alla fermata dei taxi di Piazza Risorgimento. Alla fine ci si ritrova tutti pieni quasi al punto di scoppiare, un po’ brilli, ad allontanarsi gli uni dagli altri con un pizzico di malinconia sul cuore, come se si stesse dicendo addio agli amici di una vita e alla propria città… e infatti io dico: “arrivederci!”

Vorrò sicuramente rifare un tour gastronomico a Roma come questo, magari in un altro quartiere come Trastevere o il Centro Storico, sempre e solo con The Roman Food Tour, che mi ha davvero conquistato sia per la quantità e la varietà degli assaggi, sia per la qualità, evidente, di ogni prodotto e di tutti i luoghi visitati.

È chiaro che si tratta di una compagnia specializzata da anni, che ha creato rapporti solidi con i rivenditori locali, i quali offrono un servizio speciale agli ospiti del tour, con degustazioni fuori menù e un trattamento da VIP, rendendo possibile un’esperienza eno-gastronomica non fattibile da sé, e che vale anche più del suo prezzo. Una serata indimenticabile. Un tour culinario da non lasciarsi scappare.

martina

Founder of The Fashion Coffee since 2009. Italian fashion Blogger & Fashion Influencer with a big passion for american black coffee & Shoes, shoes of course. Beauty Editor for Glamour Italy. "We Should All Be Feminists"

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di Martina Corradetti

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